Guida alterata (art. 187 c.d.s.)

La Corte Suprema, con sentenza del 27 gennaio 2016, n. 3623, considera fondato il motivo del ricorso e ritiene che il reato descritto dall’art. 187 c.d.s. non riguardi chi guida dopo aver assunto droghe, ma chi guida in stato di alterazione psicofisica determinato da tale assunzione. Quindi, per affermare la responsabilità dell’agente non è sufficiente provare che, prima della guida, abbia assunto stupefacenti, ma che guidava nel sopraddetto stato di alterazione causato dall’assunzione di stupefacenti.  

Vedi il testo della sentenza

 

 

Eventi e formazione

Docente: Massimo Ancillotti, Avvocato, Dirigente di Polizia locale di Roma Capitale.



Novità editoriali

Il Comandante di Polizia municipale
di Sergio Bedessi

Aggiornata all’ultima evoluzione della normativa anticorruzione, 
si conferma il manuale gestionale di riferimento per comandanti,
responsabili di Polizia municipale e amministratori locali,
 
utile anche per chi già lavora nel settore o per chi desidera lavorarci
in futuro per comprendere meglio questa complessa realtà.


Clicca qui per maggiori informazioni

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *