Guida in stato di ebbrezza: illegittima la confisca del veicolo in leasing

Il caso

Dopo aver riscontrato un tasso alcolemico superiore ad 1,5 g/l, la polizia locale contesta al conducente la violazione dell’art. 186 comma secondo lettera c), e quindi, trattandosi di veicolo concesso in leasing al trasgressore, procede al sequestro del mezzo finalizzato alla confisca. L’automobilista tuttavia si oppone alla sanzione accessoria, sostenendo che essa non può trovare applicazione in quanto il veicolo apparterrebbe a “persona estranea al reato” ovvero alla società di leasing.

La decisione

In seguito al rigetto in primo grado innanzi al giudice di pace, la doglianza dell’imputato trova accoglimento da parte del Tribunale nel giudizio di appello. Il giudice di seconde cure, sulla scorta di consolidata giurisprudenza della CEDU e della Corte di Cassazione, ricorda infatti che “In tema di guida in stato di ebbrezza, non è confiscabile il veicolo concesso in ‘leasing’ all’utilizzatore dello stesso se il concedente, da ritenersi proprietario del mezzo, sia estraneo al reato … la Convenzione proveniente dalla Corte di Strasburgo, esclude la legittimità della confisca dell’autovettura condotta da soggetto in stato di ebbrezza per uso di alcool se la stessa risulta concessa in leasing e quindi di proprietà del concedente nel corso del contratto stesso, qualora il concedente sia pure estraneo al reato. Una diversa interpretazione della normativa interna, qualora pure prospettabile, comporterebbe la violazione dell’art. 7 CEDU e dell’art. 1 del Protocollo n. 1 della Convenzione”.

Leggi la sentenza

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *