Il preavviso è un atto pubblico: distruggerlo è reato

Il Pubblico Ufficiale che svolge accertamenti sulla regolarità dei veicoli in sosta, dopo aver costatato un’infrazione è libero di decidere se procedere alla redazione del c.d. preavviso ovvero se propendere direttamente per l’invio del vero e proprio verbale di accertamento presso il domicilio dell’intestatario del veicolo. Tuttavia, a parere della Cassazione, una volta effettuata la scelta di compilare il preavviso di accertamento, gli atti redatti di conseguenza assumono natura di atto pubblico perché espressione dell’attività del Pubblico Ufficiale tesa a manifestare la volontà dell’Ente.

Leggi la sentenza 15/4/2016 n. 24049

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