Incidente stradale: il comportamento del pedone non esclude la responsabilità del conducente

Il comportamento colposo del pedone investito dal conducente di un veicolo costituisce una mera concausa dell’evento lesivo, che non esclude la responsabilità del conducente. Tale comportamento può da solo costituire causa sopravvenuta idonea a determinare l’evento, solo nel caso in cui questo risulti del tutto eccezionale, atipico, non previsto ne prevedibile, cioè quando il conducente si sia trovato nell’oggettiva impossibilità di avvistare il pedone ed osservare per tempo i movimenti, che risultano attuati in modo rapido, inatteso ed imprevedibile.

Spetta all’utente della strada regolare la propria condotta in modo che essa non possa arrecare pericolo alla sicurezza di persone e cose, tenendo conto anche della possibilità di comportamenti irregolari altrui, sempre che non risultino del tutto imprevedibili.

Nel caso esaminato, deve rilevarsi che il conducente, vista la situazione in cui si trovava, una curva a gomito in ore notturne, avrebbe dovuto tenere una velocità di molto inferiore al limite, invece, ampiamente superato, per come risulta dalle stesse conclusione del consulente di parte.

Consulta la sentenza n. 45795/2017, Cassazione penale

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