Legittima l’ordinanza con cui il Sindaco di Rovigo ha limitato gli orari delle sale giochi

Il TAR Veneto conferma l’ordinanza del Sindaco di Rovigo che consente otto ore di apertura giornaliera per le sale giochi e otto ore massime di accensione per le slot machine. Respinto invece il ricorso proposto da alcune società operanti nell’ambito di sale bingo e scommesse, che lamentavano in particolare il difetto di istruttoria e di motivazione, oltre che la violazione delle norme di liberalizzazione delle attività economiche.

La limitazione degli orari di apertura è stata disposta dal Comune al fine di tutelare la salute pubblica e il benessere socio-economico dei cittadini: lo scopo è quello di prevenire, contrastare e ridurre il fenomeno del gioco d’azzardo patologico che, com’è noto, nell’attuale momento storico sta interessando una fetta sempre maggiore della popolazione. Proprio questa conoscenza diffusa, fatto di comune esperienza, rende non condivisibile la visione delle due società che lamentano difetto di istruttoria, non avendo l’Ente Locale effettuato specifiche indagini sul territorio per valutare adeguatamente l’incidenza del fenomeno sulla cittadinanza del Comune.

Inutile anche il richiamo alla disparità di trattamento: sostenevano infatti, le due società, che i gestori dei Comuni limitrofi avessero condizioni più favorevoli. Il tribunale respinge questa ulteriore motivazione sulla base del principio secondo cui, ogni comune provvede autonomamente a regolare la disciplina.  

Consulta la Sentenza TAR Veneto n.128 del 7.2.2017

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