Omicidio stradale

Il caso. Un automobilista era stato condannato ex art. n. 589 bis del codice penale per il reato di omicidio stradale. Secondo l’ipotesi accusatoria aveva infatti cagionato la morte di un uomo, investito in prossimità di un attraversamento pedonale. L’incidente era occorso nel gennaio del 2016 mentre la vittima era deceduta nell’agosto dello stesso anno, a causa degli esiti del traumatismo conseguenti al sinistro. L’automobilista aveva impugnato la sentenza davanti alla Suprema Corte di Cassazione. L’uomo sosteneva, in particolare, che la normativa applicata dal Tribunale fosse entrata in vigore in epoca successiva alla condotta contestata.

La Corte di Cassazione rimette alle Sezioni Unite la questione, in tema di omicidio stradale, se, a fronte di una condotta interamente posta in essere sotto il vigore della legge penale più favorevole di un evento intervenuto nella vigenza di una legge penale più sfavorevole, debba trovare applicazione il trattamento sanzionatorio vigente al momento della condotta, ovvero quello vigente al momento dell’evento.

Consulta la sentenza n. 21286/2018, Cassazione penale

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