Risponde del reato di interruzione di pubblico servizio il cittadino che registra senza autorizzazione la seduta di consiglio comunale

Con la sentenza n. 28950 del 17 settembre 2020, emessa dalla VI Sezione Penale della Corte di Cassazione, viene confermata la condanna per il reato di interruzione di pubblico servizio nei confronti di un cittadino che, non autorizzato ed invitato ad interrompere la registrazione della seduta di consiglio comunale, abbia continuato nella registrazione, determinando la decisione del sindaco, nella funzione di presidente del consiglio, di interrompere la seduta.

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