MAGGIOLI EDITORE - Polnews


Un segnale di limite di velocità in un senso di marcia comporta il medesimo limite anche per il senso di marcia opposto?
Corte di Cassazione, ordinanza n. 17205/2017: nell’affrontare il caso di un sinistro mortale, per il quale i convenuti chiedono risarcimento all’altra parte, i giudici affrontano una tematica relativa alla segnaletica stradale

La questione posta ai giudici, in sostanza, è questa: la presenza di un segnale di limite di velocità in un senso di marcia su una strada a doppio senso, comporta che il limite operi anche nell'altra direzione?

No, secondo la corte, che ricorda che il segnale stradale è un dispositivo atto a indicare una prescrizione, un avvertimento o una indicazione a tutti veicoli circolanti e ad ogni altro utente della strada. È insomma il linguaggio con il quale l'amministratore di una strada comunica agli utenti la disciplina della circolazione: regole, pericoli, indicazioni, limiti. Tali segnali operano come un provvedimento amministrativo espresso. E tali comandi espressi dalla p.a. operano solo per chi nella condotta di guida lo percepisce e, dunque, nel senso della sua marcia.

Consulta l’ordinanza della Corte di Cassazione n. 17205/2017


www.polnews.it