MAGGIOLI EDITORE - Polnews


Prosecuzione della marcia con luce semaforica gialla
Corte di Cassazione, Sentenza n.11702, 11.5.2017: si esamina il caso di una donna sanzionata per aver proseguito la marcia nonostante la luce semaforica gialla del semaforo fosse accesa e ci fossero le condizioni per arrestare il veicolo in sicurezza

Una donna propone ricorso in Cassazione contro una sanzione irrogata per avere l’imputata proseguito la marcia nonostante la luce semaforica gialla del semaforo fosse accesa.

Poiché la Sentenza ha statuito che la ricorrente aveva la possibilità di fermarsi in condizioni di sicurezza come aveva fatto l’auto della Polizia Municipale che la precedeva, i giudici della Cassazione proseguono al respingimento del ricorso e alla conferma della Sanzione.

Confermata anche la sanzione, pari a €163 (€200 se l’infrazione è commessa in orario notturno) più la decurtazione di 6 punti dalla patente di guida.

Chi impegna un incrocio disciplinato da semaforo non è esonerato dall’obbligo di diligenza nella condotta di guida che, pur non potendo essere richiesta nel massimo, stante la situazione di affidamento generata dalle indicazioni semaforiche, deve tradursi nella necessaria cautela riconducibile alla ordinaria prudenza ed alle concrete condizioni esistenti nell’incrocio. Ciò anche nel caso in cui abbia a suo favore la luce verde della lanterna semaforica. Si tratta dello stesso principio per cui un conducente goda del diritto di precedenza non lo esenta dall’obbligo consistente nell’usare la dovuta attenzione nell’attraversamento di un incrocio (artt. 140, 141, 145 C.d.S.) anche in relazione a pericoli derivanti da eventuali comportamenti illeciti o imprudenti di altri utenti della strada.

Ribadito il principio secondo cui l’automobilista, di fronte al “giallo” del semaforo, deve arrestare la marcia laddove questo sia possibile in tutta sicurezza, come nel caso in questione.

I giudici ricordano anche la durata minima della luce gialla, che la risoluzione del Ministero dei trasporti n. 67906 del 16.7.2007 fossa a tre secondi.

Consulta la Sentenza n.11702 dell’11 maggio 2017, Corte di Cassazione


www.polnews.it