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Guida sotto lÂ’effetto di stupefacenti: per provare lÂ’assunzione di cannabis bastano i risultati del prelievo ematico?
La Sentenza della Cassazione n. 16135 pubblicata il 30.3.2017 riguarda il caso di un uomo condannato per “Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti”. Bastano gli esami del sangue per provare l’assunzione della sostanza?

Un uomo ha presentato ricorso in Cassazione contro una condanna per “Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti”, sostenendo che gli esami del sangue non siano sufficienti per dimostrare l’assunzione della sostanza proibite. A tal fine sarebbe necessaria una visita medica.

Ai sensi dell’articolo 187 C.d.S., ricordano i giudici, il prelievo ematico, lo stato psicofisico e le modalità del sinistro possono, congiuntamente, fornire prova dell’avvenuta assunzione di sostanze.

Lo stato dell’imputato al momento del sinistro, che secondo i verbalizzanti alternava momenti di nervosismo a momenti di calma, le modalità del sinistro, con l’auto che sarebbe sfuggita al controllo durante una curva percorsa a bassa velocità e gli esami del sangue che testimoniano l’assunzione della sostanza bastano ad affermare in maniera legittima la chiara responsabilità penale dell’imputato.

Consulta la Sentenza della Corte di Cassazione n. 16135, 30.3.2017


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