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Custodia di arma da fuoco: corretto metterla sotto il materasso? Sì, ma sono necessarie ulteriori precauzioni
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 13570 del 20.3.2017, esamina un ricorso ad una condanna per violazione dell’art. 20, primo e secondo comma, della legge n. 110 del 1975: custodia delle armi e degli esplosivi

Qual è il posto migliore per custodire un’arma da fuoco? Una cassapanca in salotto? Il cassetto di un mobile in veranda? Sotto il materasso? O magari tutti e tre? Questo è quanto escogitato da un uomo per custodire, a suo avviso in sicurezza e nel rispetto delle norme previste dalla legge n. 110 del 1975  (“Norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi”), una pistola legittimamente posseduta.

Sotto il materasso viene nascosta l’arma vera e propria, il caricatore è occultato nella cassapanca e 50 cartucce stanno inerti in un mobile. Secondo i giudici del tribunale tali accorgimenti non bastano per garantire la sicura custodia della pistola,  perciò procedono a comminare una sanzione pari a 200€

Di diverso avviso è la Corte di Cassazione. Considerato che l’imputato vive solo e non è provato che accedano alla casa dei minorenni (circostanza che impone una maggior prudenza in materia di armi da fuoco) appare evidente che egli abbia adottato cautele idonee a scongiurare il pericolo che qualcuno possa entrare in possesso dell’arma o incappare accidentalmente nel suo ritrovamento.

Il ricorso è quindi accettato. In un caso del genere, conservare le tre parti dell’arma in tre luoghi diversi, avendo inoltre l’accortezza di occultarle, è sufficiente a garantirne la corretta custodia.

Consulta la Sentenza n. 13570 del 20.3.2017, Corte di Cassazione 


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