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Contestazione immediata: elemento di legittimità del provvedimento, salvo impossibilità
La Corte di Cassazione, con Sentenza n. 24751/2016, conferma l'annullamento di verbale perché lo stesso indica che non era stata fatta la contestazione immediata ex art. 201 C.d.S. per reato accertato su strada extraurbana, ove è possibile installare autovelox automatici, ma al di fuori dell’area esclusa dall’obbligo di contestazione immediata per decreto prefettizio.

I giudici della Suprema Corte ricordano come, ai sensi dell'art. 201 C.d.S., la contestazione immediata non sia necessaria allorquando l'accertamento della violazione avvenga per mezzo di appositi apparecchi di rilevamento gestiti dalla P.S. ma le strade extraurbane ove è possibile installare autovelox automatici devono essere individuate con decreto prefettizio che, nel caso oggetto della sentenza, escludeva la contestazione immediata solo in un preciso tratto stradale.
La contestazione immediata deve essere effettuata se e quando sia possibile in relazione alle modalità di organizzazione del servizio predisposto dall'Amministrazione secondo il suo insindacabile giudizio, servizio il cui fine istituzionale è pur sempre quello di reprimere comportamenti pericolosi per la regolarità della circolazione e la vita degli utenti delle strade, mentre può legittimamente non essere effettuata in ogni altro caso in cui sia stato comunque impossibile procedervi.
L'art. 384 del Regolamento d'attuazione C.d.S. identifica (solo esemplificativamente) alcuni casi in cui la contestazione immediata deve ritenersi impossibile, fra i quali tutti quelli in cui non sia possibile fermare il veicolo in tempo utile e nei modi regolamentari allorquando si faccia uso d'apparecchiature di rilevamento elettroniche che consentano l'accertamento della velocità solo durante o dopo il passaggio del veicolo.
Consulta il testo della Sentenza 5.12.2016 n. 24751 della Corte di Cassazione

 




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