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Guida in stato di ebbrezza
Condannata per guida in stato d’ebbrezza, con un tasso alcolemico di 1.03 g/l. La donna lamentava la mancanza di dolo nella propria condotta e deduceva di aver bevuto solo una birra ‘piccola’ e sottolineava che "i cittadini sono disorientati dai frequenti mutamenti legislativi in materia". Ma ignorantia legis non excusat... Corte di Cassazione, sez. IV Penale, 29/4/2015, n. 18044

La Corte di Cassazione premette che il reato contestato è contravvenzionale, quindi punibile anche a titolo di colpa, senza necessità che l’elemento soggettivo del fatto tipico abbia la forma del dolo.
Irrilevante, inoltre, la lamentela riguardante i mutamenti normativi in materia e la difficoltà del cittadino di conoscere la norma penale: ignorantia legis non excusat. Sono infatti previsioni di norme scritte, regolarmente pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.

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