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Sanzioni negli spazi Blu e “finti” autovelox
Il Ministro Lupi risponde in Commissione continuando ad affermare che chi sosta dopo l’orario per il quale ha pagato, a prescindere dal tipo di regolamentazione del parcheggio, a pagamento o a pagamento e tempo limitato, non è soggetto ad alcuna sanzione e, al più, dovrà pagare la differenza oltre a penali e spese, ove previste; continua inoltre sostenere la irregolarità e illegittimità dei finti autovelox che, pertanto, devono essere rimossi.

Questo è ciò che si legge nell’intervento all’interno della Commissione VIII del Senato:


“In merito alla questione della disciplina della sosta a pagamento negli spazi delimitati dalle "strisce blu", si è tenuta recentemente una riunione tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell'Interno e l'ANCI, nella quale il Governo ha ribadito la sua posizione. Chi sosta negli spazi in questione oltre il tempo per il quale ha pagato, deve versare soltanto la differenza per il tempo di sosta ulteriore, più una eventuale penalità se prevista dai regolamenti comunali.
Sottolinea che in ogni caso tale penalità non può essere addirittura superiore al costo complessivo della sosta a pagamento trattandosi di un rapporto contrattuale: ribadisce quindi che i comuni dovranno adeguarsi a tale interpretazione.
Per quanto concerne i cosiddetti "finti autovelox" installati da alcuni comuni come deterrente contro l'eccesso di velocità, conferma che si tratta di manufatti del tutto irregolari e illegittimi e che, pertanto, devono essere rimossi, essendo del resto anche poco efficaci come capacità dissuasiva. In generale, sottolinea che le sanzioni previste per le violazioni alle norme del codice della strada dovrebbero avere una finalità deterrente e non costituire un mezzo surrettizio con il quale i comuni incrementano le proprie entrate”. 


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