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Taormina. Nella città del G7 Vigili urbani senza benzina da 6 giorni

Fonte: http://www.blogtaormina.it/

Polizia municipale di Taormina senza carburante per le auto e servizi a rischio. A due mesi dal G7 situazione paradossale, o forse è meglio dire grottesca, per le vetture del Corpo dei Vigili urbani della località che ospiterà il vertice dei Capi di Stato e di Governo. «Da cinque giorni siamo a secco, siamo ormai giunti al sesto senza benzina per le auto con le quali effettuiamo i servizi giornalieri sul territorio», fanno sapere i vigili urbani. Il Comune non ha garantito i rifornimenti che venivano sin qui regolarmente assicurati presso una stazione di rifornimento sita nel centro storico cittadino. In sostanza, la casa municipale eroga mensilmente una somma (circa 10 mila euro) finalizzata ad assicurare la benzina ai mezzi in dotazione al Comune, tra i quali le auto della Polizia municipale.

Ultimo mandato a febbraio. A quanto pare, però, l’ultimo mandato di pagamento sarebbe stato effettuato a febbraio. E così sono finiti per il momento i buoni carburante, non c’è più credito e non c’è più benzina per le macchine dei Vigili urbani. «La ditta che rifornisce il Comune aveva correttamente informato qualche giorni fa l’ente locale che stava per finire la cifra disponibile, e che bisogna provvedere per tempo a rinnovare la procedura per consentire la prosecuzione dei rifornimenti», aggiungono i vigili. Si tratta di un iter che viene effettuato tramite Consip ma che, in sostanza, Palazzo dei Giurati non ha provveduto ad espletare. Da qui la situazione di impasse.

Trasporto in treno per Tso. «Siamo rimasti senza benzina e c’è chi ha dovuto fare benzina a proprie spese anche per il trasporto di una persona che necessitava di un Tso e doveva essere portato a Messina». I vigili sono costretti, insomma, ad autotassarsi mettendo di tasca propria 20 euro per un pieno di benzina in attesa che il Comune provveda. E mercoledì mattina si dovrà effettuare un altro Tso, sempre a Messina: «Adesso basta. Stavolta saremo costretti a scendere con il bus di Asm alla stazione ferroviaria per poi andare a Messina in treno». Ma, in definitiva, com’è possibile che un Comune che dall’intero 2016 – giusto per fare un esempio emblematico – ha introitato 2 milioni 100 mila euro di tassa di soggiorno, non riesca a fare con puntualità un mandato di pagamento da 10 mila euro?


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