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Polizia provinciale, gli autovelox sbagliano: cancellate 3mila multe

Fonte: brescia.corriere.it

Brescia. Telecamere, software e agenti non sono infallibili. E c’è pure chi riesce a farla franca dandosi alla macchia: per lo Stato è irreperibile, e se postini e messi comunali non riescono a trovare il trasgressore, anche antipatiche banalità come le sanzioni stradali finiscono nel cestino. Tra targhe sbagliate e novelli Houdini, la Polizia Provinciale di Brescia ha annullato 3mila multe per eccesso di velocità nel 2015. Un numero esiguo, rispetto alle 300mila complessivamente emesse che hanno fruttato circa 25 milioni alle casse della Provincia, ma lo squadrone degli autovelox bresciani non sempre riesce a mettere alle corde chi schiaccia troppo l’acceleratore e, per evitare ricorsi che avrebbero sorte sfavorevole, la Polizia si tutela stracciando la sanzione. «La foto che prova la violazione c’è e il verbale viene regolarmente emesso ma errori tecnici delle apparecchiature o degli agenti in fase di compilazione renderebbero inutile resistere ai ricorsi dell’automobilista e avremmo un danno per le casse pubbliche. Per questo, quando chi riceve una multa ravvisa un errore e lo segnala, annulliamo la multa», spiega Carlo Caromani, comandante della Polizia Provinciale. 

Si chiama «esercizio dell’autotutela in materia di accertamenti di violazione al codice della strada» e ogni mese il comandante spedisce l’elenco dei verbali annullati alla Prefettura pubblicandolo sul sito della Provincia alla voce atti amministrativi. «Se la Prefettura chiede delucidazioni su un particolare verbale annullato siamo tenuti a farlo», continua. Atti alla mano, la stragrande maggioranza delle sanzioni è annullata per errori del software o degli operatori di polizia. Errata lettura targa, errata classificazione veicolo, dati inviati ma non elaborati, doppio accertamento. Del resto, su 300mila verbali compilati l’errore può capitare. «A volte la fotografia non è nitida e l’operatore non si accorge che la targa letta dalla telecamera non corrisponde a quella del veicolo che ha commesso l’infrazione. Quando l’automobilista nota l’errore rimediamo annullando il verbale prima che faccia ricorso». Decine di multe del 4 settembre 2015 sono state tracciate: dati conducente nei termini ma non elaborati, la causa. «Si è trattato di un malfunzionamento del software, succede», continua il comandante. Altra causa di annullamento, il superamento dei limiti di velocità da parte di veicoli in servizio urgente come forze dell’ordine, ambulanze o scorte (tra cui un’auto noleggiata al Ministero delle infrastrutture): «In certi casi le telecamere non rilevano l’uso dei lampeggianti e siamo tenuti a annullare il verbale. Anche chi schiaccia l’acceleratore per andare in ospedale ha diritto all’annullamento della sanzione se prova lo stato d’urgenza». Le targhe tedesche e rumene non sono più un problema ma tra le cause più frequenti di annullamento c’è l’irreperibilità totale dell’intestatario del veicolo. Non è il classico caso di chi non firma la raccomandata al postino, ma si tratta di soggetti di cui si sono perse le tracce. Un mistero da più di un centinaio di casi all’anno. «Solitamente si tratta di cittadini stranieri che risiedono in Italia: postino e messi non riescono a rintracciarli. Di fatto è come se fossero spariti», conclude Caromani. 


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