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Corigliano Calabro. Automobilista schiaffeggia vigile e poi prova ad investitlo

Fonte: www.quicosenza.it

Vincenzo Piraino in forze presso il comando di polizia municipale di Corigliano Calabro è stato aggredito da un automobilista. Il vigile si trovava in servizio di pattuglia, insieme all’agente Natalia Basile, in contrada Cantinella quando all’altezza del bivio hanno notato un’auto parcheggiata che ostacolava il regolare transito delle macchine. I due vigili hanno quindi sollecitato il cittadino a spostare il mezzo, ma il proprietario dell’autovettura, affacciandosi dal bar dove si era recato, chiedeva con un gesto agli agenti di pazientare qualche minuto. Dopo il caffè avrebbe spostato l’automobile. All’uscita dal bar, però l’uomo si è diretto subito verso il vigile e inveendogli contro lo ha colpito al viso.

 

Dopo l’aggressione ha tentato poi di investirlo con l’auto, prima di darsi alla fuga. Il vigile urbano ha sporto formale denuncia presso la Procura della Repubblica di Castrovillari e presso la locale stazione dei Carabinieri per l’aggressione ricevuta. E la solidarietà del sindaco Giuseppe Geraci non è tardata ad arrivare. Il primo cittadino di Corigliano ha definito il gesto “vile e gravissimo episodio”. “Sia unanime la condanna della Città verso condotte violente e incivili ai danni di chi lavora nell’interesse e per la sicurezza della comunità. L’Amministrazione Comunale – ha spiegato Geraci in una nota – si costituirà parte civile nell’instaurando processo penale: la maleducazione e l’inciviltà si combattono con la promozione del rispetto delle regole a tutti i livelli”.

 

“Episodi di violenza verbale ai danni dei vigili urbani – ha ricordato il sindaco – vengono ormai registrati quasi quotidianamente. Manca il rispetto delle regole e, cosa ancor più grave, il rispetto per chi si spende, con grande sacrificio, per mancanza di mezzi, uomini e risorse, per la sicurezza dell’intero territorio comunale. Il corpo della Polizia Municipale merita maggiore riconoscenza per il lavoro immane che è chiamato a svolgere in un raggio d’azione più ampio delle proprie possibilità di intervento. Il Comune si costituirà parte civile nell’instaurando processo penale per dare un segnale tangibile di vicinanza verso la categoria e perché fatti del genere non si verifichino più”.


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