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Polizia municipale esclusa e riammessa ai seggi elettorali

Fonte: iltirreno.gelocal.it

La polizia municipale è stata prima esclusa e poi riammessa ai servizi di vigilanza dei seggi elettorali che a partire dal pomeriggio di sabato 16 saranno allestiti in occasione del referendum sugli impianti di trivellazione in mare. Ma la decisione del capo della polizia Alessandro Pansa rischia di diventare un boomerang finanziario quando bisognerà decidere se pagare anche ai vigili urbani l’indennità di ordine pubblico nel caso siano chiamati a partecipare, per esempio, alla vigilanza fuori dallo stadio.

Il caso è stato innescato dallo stesso capo della polizia lo scorso 5 aprile, quando una sua circolare inviata ai questori, e tenuta riservata, disponeva che la polizia municipale non venisse impiegata nella vigilanza ai seggi. La decisione era motivata da non ben precisati «problemi amministrativi». Quando la notizia si è diffusa, ha provocato malumore tra i vigili urbani e una sollevazione dei sindacati, tanto che ieri, 13 aprile, è arrivata una seconda circolare nella quale si spiega che «le problematiche amministrative» sono state superate e la polizia municipale riammessa ai seggi, dove peraltro ha fatto servizio di vigilanza da quando è nata la Repubblica.

A Prato l’esclusione dei vigili urbani avrebbe significato lasciare scoperti 22 posti di vigilanza nel capoluogo e altri 9 nei comuni, posti che avrebbero dovuto essere coperti dalle altre forze di polizia, che avrebbero sguarnito i normali servizi di controllo del territorio. Appresa la novità, i sindacati hanno chiesto un incontro urgente al prefetto Maria Laura Simonetti, che ora non sarà più necessario perché il capo della polizia è tornato sui suoi passi. Resta da capire la questione dell’indennità di ordine pubblico.

 


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