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Pistoia - Inutilizzabile il sistema di videosorveglianza

Fonte: iltirreno.gelocal.it

Dovrebbero garantire maggiore sicurezza soprattutto a chi frequenta il centro storico o i parchi pubblici. E da quando hanno cominciato a fare la loro comparsa nel lontano 2005 hanno in più occasioni raggiunto il loro scopo. Permettendo anche di identificare autori di furti e di atti vandalici. Ma il problema è che attualmente sono praticamente inutili. Lo scorso luglio un’interpellanza dei consiglieri comunali Andrea Betti e Paolo Lattari aveva portato alla luce il problema che delle circa 130 telecamere del Comune che permettono la videosorveglianza in tempo reale della città da parte di polizia municipale e forze dell'ordine ben il 30 per cento non funzionava più, soprattutto a causa della tempesta di vento del marzo precedente.

Ora, un’altra interpellanza, sempre di Betti, ne solleva un altro: anche quelle telecamere che funzionano sembra non servano praticamente a nulla, visto che l’impianto di videoregistrazione è guasto. In pratica, le forze dell’ordine dovrebbero imbattersi in diretta, davanti agli schermi, in un crimine per poter intervenire o identificarne l’autore.

«Le finalità dell'impianto di videosorveglianza – premette Andrea Betti nella sua interpellanza al sindaco – sono anche quelle di prevenire atti di vandalismo sui beni pubblici; prevenire situazioni di degrado urbano che favoriscano l'insorgenza di fenomeni criminosi; tutelare la sicurezza urbana; monitorare le zone esposte ad atti vandalici; tutelare il patrimonio storico ed artistico della città; fornire alle competenti autorità eventuali elementi utili ai fini delle attività e delle indagini di polizia giudiziaria».

Betti sottolinea però che «l’impianto non registra immagini ma rende possibile solo la visione, senza possibilità alcuna di registrare ed archiviare immagini». E chiede come il Comune intenda intervenire. Pare però che la soluzione possa arrivare solo trovando i circa 30.000 euro necessari per la riparazione del guasto.

Sulla questione interviene anche la segreteria provinciale del sindacato di polizia del Sap. «Ci pare assolutamente necessario – spiega Andrea Carobbi Corso – evidenziare come questo sistema tecnologico si riveli, per le forze dell’ordine, della massima utilità, se non addirittura risolutivo, di fronte a episodi criminosi la cui soluzione si presenta particolarmente difficoltosa. E per questo riteniamo che il ripristino del sistema debba essere una priorità per gli amministratori, per permettere alle forze dell’ordine di disporre di un preziosissimo strumento tecnologico per la tutela del cittadino e dei beni della città».

Il segretario provinciale ricorda poi come il Sap, Betti e Lattari fossero già intervenuti sul tema per i danni causati al sistema di videosorveglianza dal vento: «Ma a quanto pare la situazione non è stata presa adeguatamente in considerazione» conclude.


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