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Campo nell'elba - Terreni incolti, ecco le multe salate

Fonte: iltirreno.gelocal.it

Giro di vite della giunta Lambardi sui terreni lasciati incolti dai privati. I cittadini che trascureranno la manutenzione del verde, delle ripe e dei canali di scolo nei terreni vicini ad aree pubbliche e strada di pubblico passaggio saranno multati dagli agenti della polizia municipale (la sanzione amministrativa è di 250 euro). Ma non solo. I trasgressori - è questa la vera novità contenuta nell’ordinanza firmata dal sindaco di campo nell’Elba - saranno automaticamente denunciati penalmente dall’amministrazione comunale.

È un’ordinanza intransigente quella emessa in queste ore dall’amministrazione campese che, una volta per tutte, vuole porre rimedio alla trascuratezza di alcuni terreni privati posti nelle immediate vicinanze ai luoghi pubblici fruiti dalla cittadinanza.«La presenza di terreni incolti – si legge nell’ordinanza del sindaco – può dare origine all’accumulo di rifiuti, alla proliferazione di ratti e all’aumento del rischio incendi, oltre che a sminuire il decoro delle aree attigue. eL’ostruzione dei canali di scolo può determinare una tracimazione delle acque o situazioni di rischio igienico dovute al ristagno delle stesse. E, infine, l’incuria può rendere poco visibile o nascondere la segnaletica stradale, la pubblica illuminazione o restringere la carreggiata delle strade». Per questi motivi il Comune di Campo nell’Elba ha deciso di imprimere un giro di vite con l’ordinanza, ritenuta fondamentale per la prevenzione di pericoli e danni alla salute pubblica.

I proprietari dei terreni sono pertanto obbligati «a provvedere al taglio dell’erba, alla cura della vegetazione ed al taglio delle radici, dei rami e delle siepi che si affacciano su strade o su aree pubbliche o di pubblico passaggio – si legge nell’ordinanza – il materiale di sfalcio ed i rifiuti eventualmente presenti dovranno essere rimossi». Allo stesso modo si ordina ai proprietari di tenere puliti e liberi i canali di scolo.

«Gli interventi – chiude l’ordinanza – dovranno essere ripetuti ciclicamente quando necessario e comunque almeno tre volte all’anno, rispettivamente entro il 15 aprile, il 15 luglio e il 15 ottobre».

Saranno gli uomini della polizia municipale a vigilare sul rispetto dell’ordinanza, punendo i trasgressori con sanzioni da 250 euro. Chi non rispetterà l’ordinanza sarà denunciato penalmente, poi sarà il Comune a procedere direttamente all’eliminazione dei pericoli con azioni in danno per recuperare le spese anticipate.

 


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