Esordio della pistola elettrica. Bloccata una rissa in Centrale

Fonte: http://www.ilgiornale.it

Che dire se non che come inizio è decisamente promettente? Lo pensa pure il ministro dell’Interno Matteo Salvini che ieri si è lasciato andare a un Twitter entusiasta, molto in linea con il suo stile colorato: «Buona la prima!».

Del resto non poteva andare meglio a Milano, nel primo giorno di sperimentazione nazionale del Taser X2, la pistola gialla classificata come «arma propria» che emette impulsi elettrici a tensione controllata per bloccare temporaneamente i movimenti di qualche esagitato. A un capo pattuglia della polizia è bastato infatti solo dichiarare ad alta voce di aver attivato l’«arma propria» (è così che viene definita dal vademecum per gli operatori, ndr) senza neppure doverla mostrare ed estrarre dalla fondina, che la persona in questione – un bulgaro di 30 anni, agitatissimo, che con in mano una catena e un coccio di vetro si avvicinava ai poliziotti – si è seduto a terra tranquillo, senza più muoversi, seguito dagli altri due. Un effetto deterrente immediato quello del Taser, quindi, una sorta di «caso da manuale».

Ma vediamo com’è andata. Mercoledì poco prima delle 20.30, un equipaggio delle «Volanti», dopo la chiamata di un residente al centralino della questura, è arrivato in piazza Duca d’Aosta all’angolo con via Vitruvio, cioè proprio davanti alla stazione Centrale, per sedare una rissa tra tre uomini, due italiani di 33 e 40 anni e il bulgaro di cui parlavamo prima. La polizia ha chiesto il supporto di un altro equipaggio che aveva in dotazione il Taser. Giunta sul posto la seconda «Volante» il capo pattuglia ha semplicemente avvertito l’agitatissimo bulgaro di aver attivato la pistola elettrica. Contro lo straniero non è stato preso nessun tipo di provvedimento.

Insomma, come ha sottolineato ancora Salvini, ringraziando le forze dell’ordine, «più sicurezza e meno rischi». E il ministro ha aggiunto: «Avanti così, con la volontà di introdurre il Taser anche per la polizia ferroviaria, per la polizia locale e per la polizia penitenziaria».

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