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Uccisione di animali: commette reato chi uccide un animale senza motivo
Cassazione, Sentenza n. 31929/2017: la Corte conferma la condanna comminata a un uomo, macchiatosi dellÂ’uccisione gratuita di un animale altri

Uccidere un animale senza motivo, senza averne alcuna necessità, è reato. Lo ricorda la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 31929/2017. Inevitabile, secondo i giudici, la conferma della condanna, non emergendo elementi che depongano nel senso di ritenere l'uccisione dell'animale dovuta a motivi di caccia, nonché giustificabili in ragione di disposizioni contenute in altre leggi speciali in materia di animali o altro.

La Corte ricorda inoltre che solo le uccisioni di animali espressamente disciplinate e consentite da norme speciali sono valutabili come “necessarie”, a patto che si rispettino oltretutto le modalità di attuazione del fatto previste dalla legge. Tutte le altre risultano di conseguenza gratuite e ricadono all’interno del reato punito all’articolo 544-bis, che punisce con la reclusione da quattro mesi a due anni chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale.

Consulta la Sentenza della Corte di Cassazione n. 31929/2017


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