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Decreto liquidità - Pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 94 del 8/4/2020 il decreto legge 8/4/2020, n. 23 recante "Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali" Il provvedimento, in vigore dal 9 aprile 2020 interviene in sostegno alle imprese in difficoltà con misure specifiche su cinque principali ambiti. (continua)

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 94 del 8/4/2020 il decreto legge 8/4/2020, n. 23 recante "Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali" Il provvedimento, in vigore dal 9 aprile 2020 interviene in sostegno alle imprese in difficoltà con misure specifiche su cinque principali ambiti.  

1. Accesso al credito, sostegno alla liquidità, all?esportazione, all?internazionalizzazione e agli investimenti

Le misure adottate prevedono garanzie da parte dello Stato per un totale circa di 200 miliardi di euro concesse attraverso la società SACE Simest, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese sotto qualsiasi forma. In particolare, la garanzia coprirà tra il 70% e il 90% dell?importo finanziato, a seconda delle dimensioni dell?impresa, ed è subordinata a una serie di condizioni tra le quali l?impossibilità di distribuzione dei dividendi da parte dell?impresa beneficiaria per i successivi dodici mesi e la necessaria destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive localizzate in Italia. Nello specifico: Il decreto potenzia ulteriormente il Fondo di Garanzia per le p.m.i., aumentandone sia la dotazione finanziaria sia la capacità di generare liquidità anche per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti. Il Fondo ? già ampliato dal decreto ?Cura Italia? (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) con 1,5 miliardi di euro ? completa così la sua trasformazione in strumento a supporto della piccola e media impresa, a tutela di imprenditori, artigiani, autonomi e professionisti, nonché a salvaguardia dell?export e di tutti quei settori che costituiscono con le eccellenze del Made in Italy la spina dorsale del nostro sistema produttivo. È inoltre previsto un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo. Il decreto potenzia anche il sostegno pubblico all?esportazione, per migliorare l?incisività e tempestività dell?intervento statale. L?intervento introduce un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall?attività assicurativa di SACE sono assunti dallo Stato per il 90% e dalla stessa società per il restante 10%, liberando in questo modo fino a ulteriori 200 miliardi di risorse da destinare al potenziamento dell?export. L?obiettivo è di consentire a SACE di far fronte alla crescente richiesta di assicurare operazioni ritenute di interesse strategico per l?economia nazionale che la società non avrebbe altrimenti la capacità finanziaria di coprire.

2.    Misure per garantire la continuità delle aziende

Il decreto prevede una serie di misure finalizzate ad assicurare la continuità delle imprese nella fase dell?emergenza, con particolare riguardo a quelle che prima della crisi erano in equilibrio e presentavano una regolare prospettiva di continuità aziendale. Tale intervento avviene: Accanto a queste due misure a protezione diretta della società se ne affianca una terza che è volta a favorire il coinvolgimento dei soci nell?accrescimento dei flussi di finanziamento verso la società, disattivando in questa fase i meccanismi che in via ordinaria li pongono in secondo piano rispetto ai creditori. Vi sono poi misure che riguardano la disciplina del fallimento e che, nell?insieme, sono volte in questa fase a:

3. Rafforzamento dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e degli obblighi di trasparenza in materia finanziaria

Le norme approvate, al fine di rafforzare nell?attuale contesto di emergenza epidemiologica la disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica: In materia di trasparenza finanziaria, si sono integrati gli obblighi di trasparenza previsti dall?art. 120 del TUF per consentire alla CONSOB di abbassare transitoriamente le soglie rilevanti per le comunicazioni (portandola al 5%) e ampliare anche il novero delle imprese che ne sono soggette, includendovi le società ad azionariato diffuso.

4. Misure fiscali e contabili

Si interviene con norme urgenti per il rinvio di adempimenti fiscali e tributari da parte di lavoratori e imprese. In particolare, si prevede la sospensione dei versamenti di Iva, ritenute e contributi per i mesi di aprile e maggio, in aggiunta a quelle già previste con il ?Cura Italia?. Nel dettaglio: La sospensione delle ritenute d?acconto sui redditi da lavoro autonomo prevista dal decreto ?Cura Italia? viene estesa anche alle scadenze di aprile e maggio. È esteso al 16 aprile il termine per i versamenti in scadenza il 20 marzo scorso e la scadenza per l?invio della Certificazione Unica è stata prorogata dal 31 marzo al 30 aprile. Inoltre, il credito d?imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro viene allargato anche all?acquisto dei dispositivi di protezione individuale, mascherine e occhiali. Viene consentito all?Inps di rilasciare un Pin semplificato, tramite identificazione telematica del richiedente e posticipando al termine dell?emergenza la verifica con riconoscimento diretto. Si introducono norme sui ?farmaci compassionevoli? (i farmaci non ancora autorizzati), che prevedono l?esclusione all?applicazione di imposte in caso di cessione gratuita.

5. Ulteriori disposizioni

Il decreto prevede, infine:

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