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Canone concessorio non ricognitorio ex art. 27 C.d.S: non esigibile se non è preclusa la generale fruizione della sede stradale
Le ipotesi di utilizzo del sottosuolo della sede stradale che non ne impediscono o limitano in alcun modo la fruizione - dice il Consiglio di Stato con la Sentenza 4130/2016 - escludono la legittimità dell’esigibilità di un eventuale canone introdotto dall'Amministrazione ai sensi dell’ art. 27 C.dS.

Il Consiglio di Stato, nell'annullare il ricorso dell'Amministrazione che esigeva da una società il pagamento del canone concessorio non ricognitorio per la concessione per attraversamento ed uso della sede stradale, richiama il fatto che "il Codice della strada abbia operato un espresso richiamo alla sola sede stradale depone nel senso che l’imposizione di un canone non ricognitorio a fronte dell’uso singolare della risorsa stradale è legittima solo se consegue a una limitazione o modulazione delle possibilità del suo tipico utilizzo; ma non anche a fronte di tipologie e modalità di utilizzo (quali quelle che conseguono alla posa di cavi e tubi interrati) che non ne precludono ordinariamente la generale fruizione”.
Leggi la Sentenza del Consiglio di Stato 6.10.2016 n. 4130


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