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Ticket scaduto: la Corte dei Conti evita di pronunciarsi
Per evitare di contribuire ad alimentare la confusione normativa e giurisprudenziale, la Corte rinvia alla lettura di una recente sentenza del Tribunale di Treviso da noi già pubblicata

Il sindaco di un comune chiede alla corte dei conti un parere in merito al meccanismo sanzionatorio applicabile  per il c.d. “ticket scaduto” ovvero per gli utenti che, pur avendo pagato anticipatamente la tariffa per un determinato arco temporale, alla scadenza dello stesso permangono in sosta omettendo di rinnovare o integrare il pagamento.

La corte dei conti, dichiarando non ammissibile il ricorso poiché vertente non tanto su questioni economico-finanziarie quanto piuttosto su argomenti di diritto sostanziale afferenti alla giurisdizione ordinaria,  sottolinea indirettamente l’assoluta mancanza di orientamenti chiari e definiti in merito alla questione, sostenendo che “l’eventuale parere sul quesito in esame, oltre a provocare una interferenza su specifiche scelte amministrativo-gestionali, finirebbe, altresì, per collidere con eventuali giudizi di altri organi giurisdizionali” e rinviando, in calce alla delibera, alla recente sentenza 1069/2016 di cui via abbiamo già parlato.


Leggi la delibera della Corte dei Conti


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