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Il licenziamento dell'agente di polizia locale in comando spetta al Comune e non allā€™Unione

Inutili le proteste dell?agente di polizia locale, comandato presso un?Unione di Comuni, che č stato licenziato senza preavviso con provvedimento dell?ente locale di appartenenza e non, come da lui lamentato, dall?Unione in cui prestava servizio. Secondo la Cassazione (sentenza n.32123/2022), infatti, la legittimazione disciplinare non puņ che essere attribuita ad entrambe le amministrazioni in quanto parti, rispettivamente, del rapporto d?impiego e di quello di servizio e che, nel caso di specie, la falsa certificazione del vigile, in sede di costituzione del rapporto di lavoro, non puņ che confermare la correttezza dell?avvio e conclusione del procedimento espulsivo operato dal Comune. di Vincenzo Giannotti

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