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Centri operativi di cybersicurezza a supporto delle Pmi

Il Sole 24 Ore ? In collaborazione con Mimesi s.r.l - Van Cimmarusti L'INTERVISTA IVANO GABRIELLI DIRETTORE DELLA POLIZIA POSTALE «Ilcybercrime rappresenta oggi una delle principali fonti di allarme per la tenuta del sistema socio-economico del Paese e delle strutture tecnologiche che ne supportano le funzioni. Le realtà più importanti e critiche per l'erogazione dei servizi pubblici essenziali hanno raggiunto un generale livello di sensibilità verso la cybersicurezza. Ma non può dirsi la stessa cosa per lo strategico settore delle piccole e medie imprese, infrastrutture che contribuiscono alla tenuta del tessuto sociale del Paese. La riorganizzazione sul territorio dei Cosc (Centri operativi per la sicurezza cibernetica, ndr ), rilancia l'impegno della Polizia di Stato, della Postale, a supporto delle Pmi e degli enti locali, per rendere il sistema Paese più sicuro». Il direttore della Polizia Postale, Ivano Gabrielli, entra nel merito del contesto della sicurezza cibernetica italiana, con particolare riguardo a rischi per il tessuto produttivo. Le cronache dimostrano che la cybercriminalità è in aumento. Sul piano degli attacchi al sistema produttivo del Paese, si è registrato un generale aumento delle minacce legato all'adozione dello smart working, modello che se da un lato ha consentito la prosecuzione di attività essenziali in epoca pandemica, ha prodotto una considerevole estensione del perimetro informatico delle aziende, con una conseguente maggior esposizione ad azioni hacker. Come ransomware? Il ransomware resta la minaccia più insidiosa. Ha un impatto su tutti i settori e gli attacchi sono sempre più frequenti e sofisticati. Eppure, poche Pmi si rendono davvero conto di essere a rischio tanto quanto le grandi aziende, se non di più. Solo nel 2022, infatti, il 61% di tutti i cyberattacchi ha avuto come obiettivo le piccole e medie imprese in tutto il mondo. A oggi gli attacchi hacker avvengono principalmente per "quantità" e non per "qualità": sono massivi e hanno lo scopo di colpire il maggior numero possibile di soggetti, quali le Pmi che sono maggiormente a rischio a causa della loro minor propensione a investire in sicurezza informatica. Fortunatamente cresce con trend costanti, grazie a un aumento della consapevolezza dei fenomeni criminali, il numero di vittime che denunciano alla Polizia postale azioni cibernetiche ostili. * Articolo integrale pubblicato sul Sole 24 Ore del 27 febbraio 2023  

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