MAGGIOLI EDITORE - Polnews


Pnrr, obiettivi di marzo: in porto meno della metà

Dominelli, Landolfi, Perrone, Trovati ? Il Sole 24 Ore ? In collaborazione con Mimesi s.r.l Dei 13 obiettivi Pnrr da raggiungere entro la scadenza intermedia del 31 marzo, stando ai ministeri responsabili, alla data di ieri cinque sono già stati pienamente centrati, sette in linea con la tempistica e uno lontano dall'attuazione. Ma il condizionale è d'obbligo: non esiste uno stato di avanzamento consultabile in modo trasparente. E su alcuni traguardi pesano incognite enormi. Un esempio per tutti: la riforma del Codice appalti. Che dovrebbe sì essere approvata in Consiglio dei ministri martedì prossimo, ma con la speranza che la Commissione europea accetti un rinvio al 2024 della sua entrata in vigore, invece del prossimo luglio, come previsto. Su questo però Bruxelles deve ancora pronunciarsi. Intanto il Mef stringe ancora sulle verifiche con una circolare della Rgs (la 11/2023) che mette sotto esame ogni target e milestone nel sistema Regis. Tutto entra nella trattativa con l'Ue, in questa fase. Il ministro per il Pnrr, Raffaele Fitto, sarà anche lui oggi e domani a Bruxelles assieme alla premier Giorgia Meloni per il Consiglio europeo. È in programma un nuovo incontro con il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni. Un'altra tessera del negoziato in corso per strappare la massima flessibilità possibile nell'utilizzo di tutti i fondi comunitari, dal Pnrr alla coesione. Tutto mentre ancora sono in corso le verifiche della Commissione sugli obiettivi di dicembre 2022, e in particolare sulle concessioni portuali. L'assegno per la terza rata da 19 miliardi ancora non è stato staccato. Il quadro per il primo semestre 2023 è due volte complicato: non solo per le revisioni del Piano che l'Italia auspica, assieme all'aggiunta del capitolo RepowerEU (la proposta va presentata entro aprile), ma anche per le difficoltà di messa a terra degli investimenti, che ora devono tradursi in cantieri. Ciò che risulta sicuramente completato, oggi, rispetto al pit stop di marzo, è il disegno di legge sugli anziani non autosufficienti (riforma in capo al ministero del Lavoro), approvato definitivamente il 21 marzo dal Parlamento (si veda pag. 12). Lo stesso vale per le semplificazioni amministrative e per la diffusione dell'idrogeno, varate da Ambiente e Sicurezza energetica. Che garantisce di essere pronto a tagliare il traguardo entro fine mese anche per i due investimenti relativi alla produzione di idrogeno nelle aree industriali dismesse (hydrogen valleys) e all'utilizzo nei settori hard to abate, quelli che usano il metano come fonte di energia termica. Segna invece il passo l'investimento relativo alla tecnologia satellitare e spaziale: aggiudicati solo parzialmente i contratti Asi ed Esa relativi a SatCom, Osservazione della Terra, Space Factory e In-Orbit Economy (300 milioni assegnati all'Asi). * Articolo integrale pubblicato sul Sole 24 Ore del 23 marzo 2023

www.polnews.it