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Circolazione stradale
Un camionista innesca la retromarcia del mezzo in una strada stretta e priva di marciapiede e senza accorgersene travolge e uccide una donna che aveva perso l'equilibrio mentre era intenta a passeggiare sulla strada. La Corte di Cassazione, con sentenza del 7/9/2015, n. 36039, ricorda che il codice della strada agli artt. 141, 145, 191 estende al massimo l'obbligo di attenzione e prudenza del conducente, sino a comprendere il dovere di prospettarsi le altrui condotte irregolari.

La Corte di Cassazione condanna l'uomo per omicidio colposo, in quanto il conducente del camion aveva avviato la manovra di retromarcia con un veicolo ingombrante in una strada non larga, ben sapendo che una parte posteriore del suo mezzo non era a lui visibile e che l'autocarro non era dotato di strumenti ottici che gli consentisse una completa visibilitą della parte posteriore. L'uomo avrebbe dovuto alzare la soglia delle precauzioni da prendere, avrebbe dovuto acquisire l’ausilio di una persona terza che l’avrebbe aiutato a visionare lo stato dei luoghi nella prossimitą posteriore del mezzo pesante, vista l’evidente parzialitą della visione da parte del conducente.

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