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Concorsi Pubblici
Deve ritenersi legittimamente formata la commissione di concorso interno a 12 posti di istruttore direttivo di polizia municipale nel caso in cui ne facciano parte due dirigenti della polizia municipale dello stesso comune - Consiglio di Stato, sez. V, 29/10/2014, n. 5341

Tale orientamento appare fondato su un equilibrato contemperamento tra la necessità di assicurare il rispetto del principio di imparzialità dell’attività amministrativa e le altrettanto rilevanti esigenze di certezza, stabilità e buon andamento dell’amministrazione. Queste ultime verrebbero infatti eccessivamente sacrificate se fosse sufficiente ad invalidare gli atti di procedure concorsuali la sola esistenza di rapporti di conoscenza del tipo di quelli presi in esame (in senso negativo) nei precedenti sopra richiamate, in quanto essi possono al più fondare l’iniziativa del commissario di astenersi, mentre un concreto sospetto di non imparziale selezione dei concorrenti è ragionevolmente ravvisabile solo se accompagnato da ulteriori e più specifici elementi tali da evidenziare il rischio di ‘inquinamento’ del giudizio valutativo.

2. Il concetto di “esperto”, al quale fanno riferimento diverse disposizioni ai fini della composizioni delle commissioni di concorso, implica il possesso di un titolo di studio corrispondente alle materie oggetto delle prove concorsuali ed un’attività professionale che dimostri la competenza specifica dell’esaminatore del concorso in queste, essendo quindi necessario e sufficiente che il membro abbia acquisito una approfondita conoscenza delle materie sulla base delle quali dovrà svolgersi la valutazione della capacità dei concorrenti, alternativamente mediante un’attività professionale accademica o di servizio (sez. V, 4.8.2014, n. 4162). Per contro, l’obbligo per l’amministrazione di nominare commissari “esperti” non può spingersi fino a richiedere che questi siano in possesso di titoli culturali, accademici o pubblicazioni scientifiche sulla materia oggetto di selezione, essendo sufficiente una competenza specifica ed idonea a valutare i candidati, da apprezzare nel caso concreto (così la sentenza n. 574 del 30.1.2013 di questa sezione).

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