Rassegna stampa

Uber entra nel mondo degli scooter elettrici

Fonte: repubblica.it

Mezzi piccoli, leggeri, elettrici: la mobilità in città passerà per veicoli del genere, possibilmente a due ruote. E Uber, avendo studiato a lungo il futuro delle metropoli, scende in campo con l’idea di produrre in casa uno scooter tutto suo, facendo concorrenza diretta a Lime, Bird, Scoot e altri.

Evidentemente, secondo il colosso Usa, mancano sul mercato scooter progettati e realizzati come dovrebbero essere per far fronte alle nuove esigenze dei consumatori metropolitani, da qui l’idea di farne nascere uno tutto nuovo. Il progetto è supervisionato da Jump, un’azienda di bike sharing che Uber ha acquisito lo scorso aprile per un valore di 200 milioni di dollari e si sa già che gli ingegneri di Uber e Jump stanno lavorando a braccetto, anche se mancano dettagli sul prodotto.

Nick Foley, responsabile del prodotto di Jump, intervistato sul tema, ha svelato che sul mercato c’è la necessità di avere scooter più potenti e “puliti”, cioè con cablaggi di freni e comandi vari nascosti. Prerogative ritenute fondamentali per i progetti di scooter sharing e per il possibile sviluppo futuro di questo settore.

Intanto la scorsa settimana l’Agenzia dei trasporti municipali di San Francisco ha concesso i permessi di circolazione per scooter a noleggio di nuova generazione a diverse società: i prototipi iniziano a viaggiare su strada. Con non poche polemiche: gli scooter elettrici condivisi sono particolarmente odiati dai cittadini. Già perché se sono economici da affittare, se riducono il traffico tradizionale e aiutano poi le persone a completare i viaggi dell’ultimo miglio, d’altro canto sono una croce per i pedoni: vengono regolarmente abbandonati sul marciapiede, davanti a passi carrabili e portoni, causando mille problemi nelle città.

Un problema che in Italia abbiamo toccato con mano con il bike sharing ma che rischia di ingigantirsi con gli scooter. San Francisco e Santa Monica hanno introdotto leggi molto dure e precise al riguardo, ma gli scooter sharing non si fermano.

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