Smaltimento dei rifiuti: illegittima l’ordinanza sindacale senza una previa attività investigativa

L’ordinanza sindacale con cui si dispone la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti è illegittima se non è chiaro chi siano i soggetti che li hanno sversati. Nel caso in questione è anzi non contestato che la persona oggetto dell’ordinanza non sia l’autore della immissione dei rifiuti sul terreno.

Il TAR annulla quindi il provvedimento.

Per giustificare l’ordinanza facendo leva sulla responsabilità solidale del soggetto che aveva la disponibilità dell’area, sarebbe stato necessario quantomeno configurare un violato obbligo precauzionale o di vigilanza a suo carico, che nel caso non emerge. Questo deve essere valutato secondo criteri di ragionevole esigibilità, e va escluso laddove, per evitare il fatto, si imporrebbe al cittadino un sacrificio obiettivamente sproporzionato.

Infine il TAR ricorda che un dovere generale di vigilanza sul territorio comunale non compete ai privati ma agli Uffici Comunali, ai loro Corpi di Polizia Municipale, preposti al controllo del territorio, e alle Forze di Polizia, sulle quali incombe anche l’onere di ricercare ed individuare i responsabili dell’inquinamento.

In seguito a questa attività di indagine e all’individuazione di un responsabile, si potrà provvedere ad emettere l’ordinanza di smaltimento dei rifiuti.

Consulta la Sentenza n. 164/2017, TAR Emilia Romagna

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