Documento unico di circolazione: parere positivo del Consiglio di Stato ma perplessità sulla mancata unificazione di PRA e ANV

Il Consiglio di Stato esamina lo schema del decreto che introdurrà, dal 1° luglio 2018, la nuova carta di circolazione per gli autoveicoli, che conterrà i dati oggi contenuti nel certificato di proprietà. Si guarda con favore alla semplificazione, “rilevante sul piano dei rapporti tra amministrazione e cittadino”, che permette inoltre di tagliare i costi di produzione, archiviazione e controllo a carico dell’amministrazione. Termina anche la convivenza di un doppio sistema d’archivio, costituito da due entità non comunicanti e non allineate, che era difficilmente giustificabile ma necessaria al rilascio dei due documenti distinti.

Perplessità per quanto riguarda la mancata unificazione delle due banche dati: il Pubblico registro automobilistico (PRA) gestito da ACI e l’Archivio nazionale dei veicoli (ANV) gestito dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il decreto infatti dispone unicamente un parziale trasferimento di funzioni amministrative dall’A.C.I. al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, senza intervenire direttamente sulle banche dati che restano separate e distinte.

In conclusione il Consiglio ritiene che non sia dimostrato che il decreto sia sufficiente a ridurre i costi attuali né a generare un concreto risparmio per gli utenti. Ciò è legato in particolare all’assenza di un connesso intervento sull’unificazione degli archivi.

Consulta il Parere n.877 dell’11/4/2017 del Consiglio di Stato

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