Guida sotto l’effetto di stupefacenti: per provare l’assunzione di cannabis bastano i risultati del prelievo ematico?

Un uomo ha presentato ricorso in Cassazione contro una condanna per “Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti”, sostenendo che gli esami del sangue non siano sufficienti per dimostrare l’assunzione della sostanza proibite. A tal fine sarebbe necessaria una visita medica.

Ai sensi dell’articolo 187 C.d.S., ricordano i giudici, il prelievo ematico, lo stato psicofisico e le modalità del sinistro possono, congiuntamente, fornire prova dell’avvenuta assunzione di sostanze.

Lo stato dell’imputato al momento del sinistro, che secondo i verbalizzanti alternava momenti di nervosismo a momenti di calma, le modalità del sinistro, con l’auto che sarebbe sfuggita al controllo durante una curva percorsa a bassa velocità e gli esami del sangue che testimoniano l’assunzione della sostanza bastano ad affermare in maniera legittima la chiara responsabilità penale dell’imputato.

Consulta la Sentenza della Corte di Cassazione n. 16135, 30.3.2017

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